“Durante Noi & Dopo di Noi”

Solitamente nel mondo della disabilità si parla ad un certo punto della vita del “Dopo di noi”, espressione usata per porsi la problematica che si pongono le famiglie che hanno nel proprio nucleo familiare una persona con disabilità: “Cosa succederà quando non ci saremo più o non saremo più in grado di dedicare tutte le attenzioni necessarie a sostegno del proprio caro?  È una domanda che, più o meno consapevolmente si pongono tutte le famiglie, con tutte le paure e le ansie che ne derivano. Dopo una vita dedicata al proprio figlio/fratello/sorella è difficile immaginare cosa accadrà “dopo di noi”.  E’ un pensiero che si cerca di allontanare dalla mente, ma questo si ripresenta puntualmente e con maggiore preoccupazione.

In ogni caso il tema del “Dopo di Noi” va affrontato “Durante Noi” in modo che l’esperienza e le capacità delle famiglie siano di supporto all’equipe professionale che si prenderà cura della persona con disabilità nel nuovo contesto di vita ed, infine, che le stesse vivano il distacco dal proprio caro anche con più serentità.

Tra le risposte più adeguate ed efficaci, vi è il sistema di residenzialità organizzato dalle Casa Famiglia, struttura convenzionata con il Comune di Roma, che rappresenta sicuramente una soluzione consolidata nel tempo che rassicura creando un luogo che sostiene l’individualità e la crescita della persona. La Casa Famiglia non deve essere considerata una soluzione legata all’emergenza, come a volte viene intesa (nei casi in cui vengano a mancare improvvisamente i genitori, i fratelli o qualsiasi altro attore principale), nè di separazione definitiva (laddove i familiari sono ancora presenti ma impossibilitati a prestare assistenza). La Casa Famiglia dovrebbe essere percepita come un “approdo” da raggiungere alla fine di un percorso di preparazione, di consapevolezza e crescita non solo per il singolo individuo, ma per tutta la famiglia.

 

Altra possibile risposta è data dalla Legge 112/2016 “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive di sostegno familiare” attraverso la creazione di strutture abitative che ricreano situazioni di tipo familiare volte alla crescita della persona, allo sviluppo delle sue competenze e della sua adultità partendo dal suo progetto personalizzato e la redazione del suo budget di salute.